Tommaso Corona
Che Fernando Alonso sia un pilota intraprendente non lo scopriamo di certo oggi.
Dopo una carriera in F1 durata dal lontano 2003 al 2018, il campione asturiano si è misurato in altre discipline, tra le quali la Indycar, con la partecipazione alla 500 Miglia di Indianapolis, seguita da alterne fortune, la Dakar 2020, conclusa al tredicesimo posto tra gli specialisti, e, soprattuto, la 24 Ore di Le Mans, da lui vinta con Toyota sia nel 2018 sia nel 2019.
Proprio con Toyota si è ormai creato un rapporto continuativo che l’ha portato a mettersi alla prova, come abbiamo visto, in pista e off-road. Da qui, dal rapporto con Toyota Gazoo Racing (GR), la divisione sportiva che cura l’impegno nelle competizioni del colosso giapponese, è nata un ulteriore possibilità, non certo la più esaltante per un pilota della sua esperienza ma sempre interessante.
Non sarà il primo nè l’ultimo. Di piloti di F1 impegnati sulle vetture che noi comuni mortali possiamo guidare tutti i giorni ne abbiamo visti tanti (chi dimentica Senna alla guida della Honda NSX a Suzuka a fine anni ’80 deve farsi qualche domanda) e, per quest’occasione, Fernando Alonso ha voluto misurarsi con una delle auto sportive più interessanti di questo 2020, la GR Yaris.
Sul circuito di Estoril, sede del media drive internazionale, reso più infido dalla pioggia, Alonso si misura con il tre cilindri da 261 CV che Toyota ha messo a punto su una vettura stretta parente della Yaris WRC, l’auto che nel 2019 ha vinto il titolo mondiale rally con Ott Tanak al volante.
A fine prova, per il resto vi lasciamo al video, l’asturiano sembra piuttosto soddisfatto. Che gli sia venuta voglia di provare anche a cimentarsi nel mondiale rally, ovviamente a bordo di una Toyota?
